“Perché, infondo, non c’è stato niente.
E quindi, non posso ricordarlo.
Come fai a ricordarti del nulla?”
…
Ahè, ‘sta storia comincia bene
[Scenetta nella mia testa]
‘Sono tornato!’
‘Manu a mamma, hai fatto la spesa?’
‘Siiii’
‘Hai preso niente?’
‘No! Mi sono dimenticato! Non l’ho visto!’ (E che vuoi vedè? Non c’è niente.)
‘Mamma ma non c’è niente in frigo!’
‘Manuele si è dimenticato di comprarlo!’
‘Wa Manuè!’
Povero Manuele. Morirà qualche anno più tardi per una complicazione dei disturbi della psiche. Il dottore continuava a ripetergli che ‘non aveva niente’. Si anche lui.
Parliamone. (Intercalari random).
Avevo paura di scrivere queste storie. Molta gente non mi guarderà più allo stesso modo. Ma purtroppo, è quello che penso. (Stai nguaiat!) (Si, comm a pat’t).
Purtroppo quando riceviamo brutte delusioni, ce la prendiamo col mondo.
Io infatti, voglio farmi tutte le ragazze del mondo, perché sono arrabbiato… Assurdo eh? Proprio perché… Non è vero. Non è che le delusioni mi incitano a scopare di più. Se non vi voglio come mie compagne, sappiate che non c’è nulla che va a lenire la vostra figura. Non è che non siete belle o interessanti. Non voglio pensare per due. Uno già è troppo. Non è egoismo. È matematica.
Una persona + una persona = 2
E se dico:
Una persona X una persona = 1 cervello unico che pensa per due.
E se siamo 2 persone e abbiamo 1 cervello X noi… Beh… È come avere due testicoli per un pene.
Quindi è normale? No, siamo due coglioni.
Ma poi… Se devo ordinare da mangiare al ristorante, devo sentirmi come una donna incinta? (Devi mangiare per 2)
No non ce la posso fare…
Meglio essere una monopalla. Perché così, perlomeno, non ho nulla a fianco che mi fa sbattere di continuo la testa.