La porta

Ti chiuse la porta in faccia. E ci furono tre fasi:

Iniziasti a piangere.

Smettesti.

E poi iniziasti a studiare quella porta chiusa del cazzo.

Legno. Ebano. Mogano. O quel cazzo che era.

Quando la riaprí, tu non c’eri più.

E quindi, la richiuse.

Iniziò a piangere, a urlare… Ma poi smise.

E iniziò a studiare anche lei quella porta del cazzo.

Tutti e due alla fine, non sapevate di che cazzo era fatta quella porta.

Ed era totalmente inutile perché… Non portava più da nessuna parte.

Alla fine se era legno di ebano o di mogano, chi cazzo se ne fregava.

Restava sempre e comunque, una sola porta del cazzo.

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