Si, il Napoli è Campione d’Inverno, ma la neve… Non è cosa.
Sono le 5 del mattino. Ha nevicato. Mio fratello Ciro ha finito da poco di giocare a poker in cucina. Io mi sveglio perché… Perché devo festeggiare il Capodanno a Napoli e mi trovo a Sant’Anastasia.
L’unico passaggio che posso prendere è quello di Mattia, che deve aprire il suo locale alle 6. Ha un bar. A Napoli tutti vogliono il caffè prima di iniziare la giornata lavorativa. Chi fa il caffè, si sveglia prima. Ancora prima.
Mio fratello mi dice che c’è neve dappertutto – “che cazzo significa che c’è la neve?!”, a Napoli l’ultima volta che ha nevicato seriamente è stato negli anni ’80, Ciro quindi non vuole che prendiamo la macchina. Mi sento con Mattia – “che cazzo significa che c’è la neve?”, si porca troia c’è neve dappertutto. Ok, andiamo lo stesso. “Andiamo piano, piano con la macchina”. Le ultime parole famose.
Scendo, aspetto Mattia sotto al suo palazzo. In una mano ho la busta con le lenticchie cucinate da mia madre e nell’altra due panettoni. Le lenticchie da una parte e i panettoni dall’altra. Sono coperto più dell’omino della Michelin.
Primo tentativo di fare una palla di neve. Mi ustiono le mani dal freddo. Mi lamento in silenzio nel nostro parco desolato. Faccio un’altra palla di neve con i guanti. Quando Mattia scende, lo becco in pieno petto. Mi guarda sconcertato.
Mattia, dobbiamo mettere le catene alla macchina!
“Andiamo piano, piano”
Ok, partiamo. Alla prima curva, la macchina non gira. Stavamo per aprire il supermercato di fronte.. Sfondandolo.
Torniamo indietro. Dobbiamo mettere le catene. Mattia torna in casa, prende le chiavi del garage e riscende mentre io lo aspetto giù, con le lenticchie in una mano e i panettoni nell’altra. Mattia arriva. Apriamo le istruzioni. Non sappiamo manco come si montano.
“Che cazzo significa che c’è la neve?”
Ok, tentativo fallito. Discorso chiuso. Le catene sono troppo piccole… O almeno, questo comprendiamo da quei 10 minuti passati con le istruzioni tra le mani. Riproviamo a partire con la macchina.
Rientriamo. Senza catene. Superiamo la curva della morte e… E niente ci fermiamo in salita. La macchina non va. Come noi, altre macchine sono immobili.. Disperate. Sembra l’apocalisse. Qualcuna prova a ripartire.. Le ruote slittano maledettamente in salita.
Che cazzo significa che c’è la neve?
Ok, niente macchina. Andiamo a piedi. Ritorniamo indietro. Posiamo l’auto. Ci avviamo alla stazione di Madonna dell’Arco. Super imbottiti. Super carichi di roba. Io ho sempre i panettoni da una parte e le lenticchie dall’altra.
La strada innevata a Sant’Anastasia è così strana. Che cazzo significa che c’è la neve? Arriviamo alla stazione. Il treno per Napoli sta alle 7. Mattia è in ritardo. Deve aprire il bar. Fa un paio di chiamate. Qualcuno deve venirci a prendere alla stazione di Garibaldi e portarci a Via Toledo. Troviamo un passaggio.
Durante il tragitto in treno chiedo a Mattia se, il tipo che ci verrà a prendere, ha compreso che ci sono anche io.. Mattia mi rassicura. Il tipo c’ha un furgoncino. Sai… Di quelli che portano pizzette e cornetti ai bar. Vabbè comunque.. Rimango pensieroso.
Arriviamo a Garibaldi. Ci incamminiamo verso il furgoncino del tipo. Ho sempre le lenticchie da una parte e i panettoni dall’altra. Raggiungiamo sto tipo che ci guarda ed esclama “aro o mttim a chist?” (Dove lo mettiamo a questo?), sarei io… Ok non c’è tempo per pensare. Mattia si siede davanti con il tipo e io.. Beh, io.. Ricordate la questione delle pizzette e dei cornetti.?Benissimo. Come un immigrato che tenta il viaggio della vita, mi butto nel retro del furgoncino, con cornetti, pizzette, panini e con le lenticchie da una parte e i panettoni dall’altra. Ch tarantell.
Arriviamo fuori al bar. Ok, non far vedere che stavi qui dietro. Che cazzo significa? Hai presente Mission Impossible? È una fiaba per bambini a confronto. Esco di corsa dal furgoncino e mi getto tra la folla confondendomi tra i passanti. Mi incammino per via Toledo diretto verso Piazza Carità, con i panettoni in una mano e le lenticchie nell’altra.
Missione compiuta. Possiamo festeggiare Capodanno. Capodanno innevato, Capodanno fortunato.
Ma un dubbio mi assale e resta comunque fisso nella mia testa..
Che cazzo significa che c’è la neve?!
Significa che è Na tarantell. Na Vera tarantell!
Ma alla fine, queste lenticchie le hai mangiate? Perché ho la certezza che davanti il portone di casa si siano suicidate, creando un bellissimo Pollock.
Fisime a parte,mi piacciono molto i tuoi racconti e quell’aggiunta di napoletano da’ un tocco in più.
Grazie Facebook per avermi spammato questo blog per una settimana di fila!
Ahahahah si si. Le abbiamo mangiate con tanto amore dopo la mezzanotte.
Comunque sto sponsorizzando il blog su Facebook, per questo spamma a tutta forza 😀
Grazie mille per la lettura e per il feedback!
(Scusa per lo spam :S)