Ok. Mi tolgo un sasso dalla scarpa.
(Davide che cazzo ci fai con lo zio nella scarpa!? Toglilo! Toglilo!)
Ok. Basta con le battute stupide sul mio cognome.
(Già c’hai fatto un blog su questo)
Eh, sì.
(Davide… Sasso, Carta, Forbici!)
Cioè è dalle superiori che non si porta più ‘sta cosa.
(È una battuta vintage)
Si anche la nonna.
(Ancora le milf? Smettila!)
Sono infantile. Lo so. Me lo hai detto.
Ma penso anche che il 95% delle critiche che facciamo agli altri, in realtà, siano rivolte a noi stessi.
(Non sei d’accordo? Ah cazzo, ti avevo scambiato per lui)
Quindi raggiunta l’età adulta, non dovrei più cantare sotto la doccia? Non urlare? Arrivare in orario? Non urinare sul bordo?
(Ma mi sembra normale!)
[Ma il primo schizzo può essere imprevedibile!]
{Oddio! Ha parlato una parentesi quadra! Qualcosa qui non quadra!}
(E voi chi cazzo siete?!)
Ma per piacere…
La maestra in classe ci diceva sempre di non parlare, di non distrarci e di non dare fuoco alla cattedra. (No, aspettate, questo mi succedeva in manicomio)
Ma comunque… Tutte stronzate.
Avete mai visto una diretta dalle camere del parlamento italiano?
Parliamone.
(Hey Guevara, adesso ti vuoi buttare anche in politica?)
No, giuro… No.
Allora…
Accendo la tv, e vedo:
– bambini distratti che giocano col cellulare,
– bambine troppo truccate,
– bambini che urlano, litigano, e non permettono di finire un discorso,
– votazioni ufficiali per il presidente della Repubblica, in cui escono voti perfino per Ezio Greggio!
(Senza offesa Ezio)
Ma che ca..!?!
Questo, per dire, non che io mi comporto meglio. Anzi. Ma voglio puntare il mio dito sassuto, contro quella che allora è solo l’ipocrisia delle istituzioni.
Ma fatemi il piacere…
Parliamo di maturità agli adolescenti, ma alla fine la lezione, resta sempre la stessa…
Non si può essere troppo maturi, perché oltre… Si marcisce.
Aprite le porte senatò! Cambiamo aria! C’è puzza di muffa!
(Senza offesa Ezio)