Il sentimentale che non sono

Mi perderei nei ricordi,senza una stella

e senza una mappa, 

solo per poter ritrovare te…

Noi. Loro.

Ma chi eravamo..?
Siamo persi. 

Come io dopo questo giro di aperitivo

che non mi godo. 

Perché divento sentimentale. 

E i sentimentali non mi piacciono. 

È quello che dico,

ma non lo penso.

Sono ancora un romantico. 

Nella mia testa. 

Nei miei ricordi. 

Dove ho perso te.

Dove ho perso me. 

Dove ho perso noi e loro… 

Che non ricordo.
Quei due che mi sembrano tanto

l’immagine sbiadita delle persone che siamo oggi. 
Li guardo scomparire

dal fondo del boccale

che ancora una volta tracanno. 

E bevo… E bevo… 

Per diventare sentimentale

e odiare ancora una volta 

quel che ero, quel che non sono,

quel che cazzo mi pare e piace essere… O sembro di essere. O lo sono davvero. 
Ma parlavo di me… Come sono oggi.

Ma ora.
Ora.
Ora, vorrei parlar di te.
Tu che mi hai fatto innamorare ancora una volta…

Oggi…

Quando ho pensato di averti vista per strada.

Ma non eri tu. 

Pensandoci, neanche ti assomigliava. 
Era un’immagine sbiadita dalla pioggia,

dalla stanchezza 

e dalla mia miopia. 

Eh, lo sai… 

Con te riuscivo a guardare anche lontano. Lontano? Lontanissimo..!

Anche se la vista non mi aiutava. 

Avevamo già due figli, un cane, un gatto e una salamandra nera – ancora in fase di approvazione. 

Una casa, un garage, una villa e il filmino di un viaggio di nozze a Manhattan. 

Ma la medaglia si è girata. 

Quella puttana. 

Sto sul lato B della cassetta.

E non ho abbastanza spazio sul letto per girarmi. 

Mi addormento ripensando al sole. 

Al sole.

A quel sole che aveva un senso

solo quando baciava te.
Quel bastardo… Appeno lo becco, lo ammazzo.

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