Eh no, basta, ci siamo stancati delle vostre foto a porca con frasi poetiche. Basta. Dico basta. Ma ti metto “mi piace”. Ma basta. Basta. Basta dire basta.
Basta con le bandiere, gli attentati sono tanti, ma ci dobbiamo interessare delle guerre di cui comunque non parliamo mai, lo stesso, e che quindi diciamo ‘sta cosa delle bandiere solo per essere E.A.M. SPORT, it’s in the game.
Volevo dire che su Facebook state tutti uccisi, ma lo scrivo su Facebook, in bacheca. Così lo leggono i miei amici, di Facebook. Quelli che ho aggiunto. Perché Facebook non lo volevo. E non ci scrivo niente. Scrivo solo che non ci voglio essere. E lo scrivo, sulla mia bacheca, di Facebook.
Ci facciamo una foto? Nooo, ma io non sono una che si fa tante foto, ma taggami, ti prego taggami. Ho bisogno di far vedere al mio ex che mi sto divertendo troppo con questi 4 maschioni in discoteca. Ti prego TAGGAMI! TAGGAMI TUTTA!
(True Story) Basta alle storie che iniziano e finiscono in un attimo, e di cui puoi monitorare l’andazzo, tramite lo status “relazione sentimentale” che schizza in pochi giorni da “Single” a “Impegnato” a “L’unico che mi vuole bene è il mio cane”.
Basta a “Salvini è un’idiota ma comunque sui migranti non ha tutti i torti perché ci vorrebbero le ruspe” perché si rubano il lavoro, i soldi, ma voglio anche dire che Seedorf è stato una grandissima colonna del calcio italiano.
E basta alle storie di Davide Sasso, ci ha ucciso la salute.
Una giornata tipo, su Feisbuc.
E ve lo dico, su Feisbuc.
La giornata tipo su facebook mi ha fatto venire voglia di scrivere “ecco perchè non ho più facebook”, ma non avendo facebook, non posso scriverlo su facebook.
Goduria.
Ahahahaha. Mi hai fatto morire.