– Senti ho detto una cazzata.
– Ah?
– Cancella. Cancella tutto quello che ho detto.
– Ma che stai dicendo?
– Ho sbagliato. Sbagliato di brutto. Oggi non va bene. Non è il giorno giusto…
– Per cosa?
– È un giorno triste per dirsi addio.
– E allora?
– Eh, non va bene. È troppo triste.
– Perché?
– No senti… Un po’ il meteo. La pioggia.
– Ma non sta piovendo…
– Si ma sicuro pioverà. So’ cambiate tutte le stagioni. Non si capisce più niente. Poi ci mettiamo pure io e te in mezzo a ‘sta cosa… Senti non è il caso.
– Ma sei impazzito?
– Ci conviene aspettare il sole… Po’ sta pure ‘sto fatto delle stelle.
– Ah?
– Eh, guardale. Non stanno messe bene.
– Ma che ne sai tu di astronomia?
– No, un cazzo. Ma sicuro non sono allineate. I pianeti. Che ne so… Aspettiamo che si allineino. E poi leviamo tutto da mezzo.
– Ma già avevamo tolto tutto da mezzo..!
– Eh lo so, ma te l’ho detto. Oggi non è un giorno buono… Davvero.
– …
– Ci riproviamo domani, dai. Domani ti prometto che lo faccio… Ti dico addio. Oggi non c’ho voglia.
– Ok. Ma voglio i fiori…
– Che fiore?
– Che ne so’ vedi tu..!
– Forse era meglio oggi…
– Ah?
– No. Dicevo domani può darsi che c’è il sole…
– Eh…
– Magari ci viene voglia di…
– No.
– Di uscire, uscire… Volevo dire uscire.
– Eh.
– E magari ti porto a guardare le stelle.
– Eh.
– Aspettiamo che si allineino.
– Che cazzate che dici.
– Non ho trovato scuse migliori… Devo averle finite.
– Ma vedi di procurartele se ricominciamo.
– Eh si. Mi serviranno… Tanto i pianeti non c’hanno fretta.
– Si.
– E noi stiamo qua.
– Eh.
– E va bene così.
Ci pensiamo domani.