Caffé e sigaretta.
Caffé e sigaretta.
Caffé e un’altra sigaretta.
Smonta. Monta. Sali. Scendi. Parti. Torna. Indietro. Avanti. Valigia, caffè, sigaretta e via.
Ancora via.
Che vuoi capirci te?
Non sai manco quanto sia importante un piatto di pasta. Dico fatto bene! Fatto bene.
Non quella roba vostra col ketchup.
Spaghetti.
Sei a nord, troppo a nord.
Ch’ ne vuo’ capì di Pino Daniele, della musica napoletana, della nostra storia.
Va a cagare te e Laura Pausini.
Senza offesa Laura.
Sei simpatica.
Ma cioè la gente in area europea mi parla di musica, e mena in mezzo i tuoi pezzi.
Non li ascolto, niente.
Non mi dire nulla.
È questione di gusti.
Parliamo dei Led Zeppelin, parliamo dell’amore verso il prossimo, parliamo di guerra, pace, morte e distruzione…
Ma non mi capisci se ti parlo che al Sud è tutta un’altra storia.
Che ne vuoi capire di Totò, Massimo Troisi, Pulcinella o De Filippo.
Parliamo di quello che vuoi.
Ma tu sei troppo a nord.
Troppo a nord.
E sei troppo fredda per capire il calore di una persona.
Il suo affetto.
La sua cazzo di storia.
E come te la spiego?
In inglese?
E come ti spiego l’espressione: ”ma ch spaccimm?”
Troppo volgare. Scusate.
Ma mi esce spontaneo.
Ma mi uscirebbe lo stesso se iniziassi a parlare di me. Di quello che voglio. Di quello che faccio.
E ch spaccimm! Sforzati a parlare un po’ di napoletano.
E che vuoi capì?
Sei del nord. Troppo a nord.
Quel nord di cui non mi potrei manco lamentare.
Perché comunque non ci azzeccate niente con la situazione meridionale.
Voi europei.
Ma che ne vuoi capire tu di unificazione, di brigantaggio, di morte e devastazione.
Niente, non puoi capire niente.
Ma ch spaccimm!
E poi mi dici che alla fine succede dappertutto. Tutto quello che succede al Sud.
Succede dappertutto.
…
E famm’ na pizz. Ja.
Ma ch’ vuo’ capì?
Sta la Champions League stasera.
Eh.
Questa la conosci.
E ti parlo dei tifosi napoletani.
Del loro calore unico.
Mondiale.
E tu dici che non è niente di eccezionale.
Ma fuck you proprio!
Chest’ ‘o capisc’?
Wa sorè.
Ma ch’ spaccim’!