Da Bohemian Rhapsody a Soreta è un attimo

Lo stiamo pensando tutti. 
La gente già si sta lamentando.

Ma almeno per un po’ di tempo avremo musica decente uscire dalle casse delle auto dei tamarri.

I Queen, un po’ di tempo fa stava Michael Jackson.

Sette-otto film e abbiamo mandato a cagare sto raggaeton di merda!

Eh siiiiii! L’ho detto! 
Ma vafangul tu e il movimento latino!

No vabbè ma la nuova musica è la trap!

Ma piglion n’guarda che ci sta musica sicuramente più bella da ascoltare.

Ehhhh pensavi dicessi una parolaccia mocc’ a mammt’.

E invece no…!

Scusate… È una giornata un po’ così.

La parolaccia. Parliamone.

La gente si scandalizza per dei termini inappropriati. I termini che a quanto pare risultano volgari, inutilizzabili.

Ma parliamoci chiaro, non vi fa ridere sta cosa che NOI, esseri umani, abbiamo creato le parole e poi, ne abbiamo proibite alcune perché praticamente sono “parolacce”?

Ma che significa?

Perché pene non vi scandalizza e poi una parola come cazzo deve essere censurata?

L’atto riproduttivo è ancora un taboo, il gioco di società dove non devi dire determinate parole altrimenti Satana in persona scende e ti accarezza il lobo dell’orecchio.

Care. Cari. 
Sti giochetti hanno proprio rotto il pene.

E allora torniamo alla musica. 
Piuttosto renderei una parolaccia parole come: Young Signorino, la nuova hit dell’estate, ganzo, che facciamo a capodanno e come si chiama quella canzone dei Queen che quello fa “…Galileo, Galileo…” cioè queste sono parolacce!

Qua vi dovete indignare toccandovi il pacco o la zona genitale urlando “Fratè, ma ch te chiavat n’cap!? Stanno i miei figli davanti, nun t permetter’ chiù ch’ t’ facc’ nuov’ nuov’!”

Cioè così… 
Cose di questo tipo.

Buona giornata.

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