La perversione della nuova realtà

È paradossale di come sia facile smettere di comprendere come siamo fatti alla base di tutto.

Incredibile ma vero, quelli che sono i nostri bisogni fisici e naturali, vengono tranquillamente falsati attraverso comportamenti, usi e costumi che tendono a snaturare il nostro modo di fare.

Basti pensare che se ci troviamo per strada, con amici, colti da un irrefrenabile desiderio di andare in bagno, il nostro cervello debba consigliarci di falsare l’informazione. Prima di tutto comunicare solo una parte dell’azione che andremo a svolgere: “devo andare in bagno”.

Nel caso tu sia con amici abbastanza stretti da condividere l’informazione, a quel punto lo dici liberamente “devo cagare”.

La seconda cosa assurda è che noi ci sentiamo in difetto nei confronti del proprietario dell’attività nella quale andremo a defecare, perché la nostra azione potrà essere considerata in un qualche modo poco consona.

Allora, partendo dal fatto che trattenere la cacca fa male ed è uno dei bisogni primari dell’uomo, per quale assurdo motivo ci dobbiamo sentire costretti a comprare lo stramaledetto caffè per far vedere che consumiamo qualcosa?

Già mi fa male la pancia, il caffè non può far altro che peggiorare la situazione, poi per farti sentire ancora più in colpa i poveri defecatori, ormai nella maggior parte dei bar c’è scritto “bagno a uso esclusivo dei clienti”.

Poi solitamente si tratta di un unico bagno, unisex, dove praticamente una volta che entri zitto-zitto per farti la tua ignobile cacata, all’uscita lo sapranno tutti che ti puzza il culo. Cioè, a meno che non hai le salviette, o un bidet portatile, poi ti puzza il culo.

Ci sono alternative?

A Napoli ci sono i bagni autodisinfettanti nelle metro. Ci siete mai andati a cagare? 
Beh, andate a cagare.

Parliamo di un bagno che appena entri ti fa sentire protetto dal fatto che nessuno potrà mai entrare o disturbarti mentre sei lì dentro.

Ecco, questa è la più grande cazzata.

Dopo qualche minuto che sei lì, ti accorgi che una scritta sul muro indica che: “dopo 15 minuti (falsi) la porta del bagno si aprirà automaticamente, e a 5 minuti dall’apertura, una luce gialla si accenderà”.

Benissimo. 
Dopo pochi minuti si accende la luce gialla con tanto di allarme.

Sei lì che cerche di fare il prima possibile in modo da non essere il prossimo video virale su YouTube e anche lì la tua nobile azione diventa un’azione veloce da consumare in pochissimo tempo.

Non state bene. Io quando sto in bagno devo vedermi i video su YouTube, leggere qualche giornale, comprendere le sostanze contenute nel mio detersivo e chi chiamare nel caso lo buttassi di proposito nell’occhio.

Cioè, cagare è una cosa seria. 
È normale.

Smettetela di farci sentire come dei criminali.

Tanto lo sappiamo.

Puzza il culo anche a voi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *