L’altro giorno passeggiavo allegramente in direzione della mia bella e intramontabile Hyundai i10, e mentre camminavo, sono stato colto dall’improvviso desiderio di fischiettare.
Inizialmente, quando il suono è fuoriuscito dalla mia bocca, sono rimasto un po’ disorientato.
Non era una notifica di WhatsApp o Telegram App, e neanche una di Facebook o Twitter.
Era un suono.
Completamente inutile, completamente banale.
Cosa aveva quel suono da comunicarmi?
Assolutamente niente.
Un fischio.
Ero pensieroso, manco tanto felice, e alla fine il mio corpo mi ha detto: “senti, fischiettiamo un po’”.
Mentre lo facevo, mi sono sentito scemo, un po’ fuori moda, quasi come se fischiettare avesse un senso qualche decina di anni fa, ma adesso…
Beh adesso non fischietta più nessuno.
Ogni tanto, nei cantieri, ho sentito qualche muratore fischiettare qualche vecchia canzone napoletana o mi capita a volte nei vicoli dei Quartieri Spagnoli a Napoli, oppure dal meccanico o all’autolavaggio.
Ma per il resto?
Niente.
Può succedere, oddio, non dico che è impossibile, ma devi finire in un qualche luogo che è rimasto incontaminato nella nostra società.
E lì vedi proprio come la sottile arte del fischio si manifesta.
Bisogna studiarsela, bisogna avere un bel fischio definito, forte… Non sono mai riuscito a diventare un fenomeno.
Ho sempre provato a fare la melodia de “il mio corpo che cambia” di Piero Pelù, ma il più delle volte mi sono arreso comprendendo che ci sono proprio dei fischiatori professionisti.
Non so… Vorrei imparare.
Ma non sento più fischiare nessuno.
Il nostro intrattenimento si sviluppa in pochi e semplici passi:
Noia.
Controlla il cellulare.
Controlla le notifiche.
Rispondi a un messaggio.
Apri YouTube/WhatsApp/FB/Twitter.
Cazzeggia.
Annoiati di nuovo.
Metti il blocco.
Nuova notifica.
Non c’è proprio più il tempo per fischiettare.
E poi un fischio a che serve? A niente!
Non si può manco condividere su Facebook.
Al massimo lo si manda in un messaggio vocale.
E poi?
E poi niente, ti becchi un bel messaggio di risposta come “Oh, ma tutto a posto?!”.
La gente non sa manco più cos’è un fischio.
E che ci vuoi fare.
Io non so manco più perché sono vivo.
…
Perché in questo periodo abbiamo sempre tutti qualcosa da dire, o qualcosa da fare?
Perché nessuno fischietta più?
Che scopo aveva un fischiatore all’angolo della strada 30 anni fa?
Nessuno.
Stava lì.
Si godeva la tranquillità, e cantava per il mondo.
Oggi condividiamo i brani, le storie, le lamentele, le poesie…
E purtroppo…
Non c’è più nessuno che sappia fischiare.