Non mi sono espresso nello specifico sul voto di domani, e non lo farò; in primo luogo perché non me ne frega un cazzo di dire alla gente a chi andrà la mia preferenza (tanto chi mi sa lo sa) e non credo che alla gente freghi un cazzo allo stesso modo. In secondo luogo perché anche il più timido gesto di supporto social verso un qualsivoglia partito, ai miei occhi appare sempre come quando scegliete il team su pokémon go o quando scegliete la casata per cui tifare in game of thrones.
Ma questa è solo la mia visione delle cose: tanto di cappello a chi decide di esternare a tutta voce (o a tutta immagine di profilo) il suo voto magari riuscendo anche a convincere altre persone, è che purtroppo il periodo di campagna elettorale va ad aggiungersi alla lista di quei momenti in cui sarebbe meglio non loggare su facebook e darsi a vita eremitica per evitare di leggere cazzate (gli altri momenti sarebbero i periodi post-attentato, post-omicidio/aggressione da parte di sbirri e post-morte di personaggio famoso).
Comunque, purtroppo le cazzate le ho lette, quindi sento il bisogno mò di scriverne veloce veloce un paio anch’io.
Chi mi conosce sa che per contare il numero di manifestazioni a cui sono stato tra liceo e università mi bastano le dita di due mani o forse di una mano e mezza. Chi mi conosce sa che sì, bazzico di tanto in tanto tra (pochi) centri sociali, e non è mai a causa di uno slancio di attivismo e partecipazione politica ma piuttosto per interessi personali, quali eventi culturali/sportivi/musicali. Va precisato che non mi sognerei mai di ficcarmi in situazioni simili se non ne condividessi l’ideologia alla base, ed è per questo motivo che, dal basso della mia posizione di pigro non-attivista, quando leggo scorregge del tipo “spero che se vinca la meloni o salvini almeno chiudano i centri sociali” mi viene da chiedervi se in questi centri sociali ci siete mai stati.
Volendo tralasciare i militanti di FN/casapound che a quanto pare in questo periodo si sentono a maggior ragione in diritto di strisciare fuori dalla cloaca in cui albergano di solito, trovo che il problema più grave sia rappresentato da quelle persone che non riescono (per paura o incapacità) a prendere una netta posizione, per cui siamo costretti a subire un’infelice parata di cialtronerie quali “gli antifascisti sono i veri fascisti” e “come puoi dire di essere tollerante se non tolleri gli intolleranti?”, che poi sono proprio le cose di cui si nutrono gli ambigui militanti di cui sopra.
Non votare/lasciare la scheda in bianco è un diritto, sacrosanto come il mio diritto a non cambiarmi i calzini (in barba a chi ha combattuto e versato il sangue per garantire democrazia e calzini puliti ogni giorno), ma non votare perché l’alternativa a un’offerta politica ridicola da parte dei partiti maggiori è “troppo estrema” mi rende veramente triste. Ricordatevelo la prossima volta che qualcuno minaccerà di voler lavare la vostra biancheria.
[Vittorio Somma]Copertura: 658 persone